La memoria delle comuni di Parigi e di Kronstadt vive nelle lotte

Qui il video del brindisi in memoria dei Comunardi e delle Comunarde di Parigi e delle insorte e insorti di Kronstadt:
https://www.youtube.com/watch?v=gfCmQ3u_sVY

Il 18 marzo di 150 anni fa nasceva la Comune di Parigi. Cinquant’anni dopo, il 18 marzo del 1921, veniva repressa nel sangue la Comune di Kronstadt.
La rivolta di Parigi diede vita alla prima importante esperienza di autogoverno popolare. I lavoratori e le lavoratrici parigine insorsero abolendo l’esercito permanente e gli organi repressivi dell’ordine autoritario e gerarchico. Le fabbriche abbandonate dai padroni rifugiatisi a Versailles, vennero autogestite dagli operai. Il centro della decisionalità politica furono le assemblee popolari, qualunque mandato divenne revocabile. Le donne furono protagoniste al pari degli uomini dei processi decisionali e della difesa armata. La repressione, condotta dal capo del governo di Versailles Adoplhe Thiers, fu terribile, almeno 30.000 comunardi e comunarde vennero fucilate, migliaia furono i deportati. Thiers telegrafò ai prefetti: “il suolo è disseminato dei loro cadaveri. Questo spettacolo spaventoso servirà di lezione”.
Nel marzo del 1921, un imponente sciopero bloccò Pietrogrado. I lavoratori e le lavoratrici lottarono contro la militarizzazione delle fabbriche, la burocratizzazione, l’accentramento del potere politico attuato dalla dirigenza del partito bolscevico, contro lo svuotamento dei soviet come strumento di autogoverno, ridotti a cinghia di trasmissione del partito comunista. I marinai di Kronstadt, che furono tra i principali protagonisti della rivoluzione d’ottobre, insorsero affermando: “Tutto il potere ai soviet e non al partito”. Anche questa volta la repressione colpì duramente i rivoluzionari, le truppe dell’Armata Rossa capitanata da Lev Trockij soffocarono nel sangue le speranze di un mondo di liberi ed eguali.
La memoria delle comuni di Parigi e di Kronstadt vive nelle lotte!
Brindiamo agli insorti di Parigi e Kronstadt, e a tutte le esperienze rivoluzionarie di autogoverno e di autogestione, dalla Spagna del ’36 ai consigli operai della Torino degli anni 20 del ‘900, dai contadini dell’ Ucraina durante la rivoluzione russa agli operai tedeschi negli anni ’20, dagli insorti di Budapest del ’56 alle esperienze in Chiapas e in Kurdistan. Dovunque gli sfruttati e le sfruttate hanno lottato per libertà e l’uguaglianza, si sono dati le proprie forme di autogestione, al di fuori e contro Stato e padroni.
W la Rivoluzione Sociale!
W l’Anarchia!

Federazione Anarchica Torinese – FAI
www.anarresinfo.org

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